Acque senza sponde - Maria Giovanna Morelli - Visual Artist
Description: “L’essere senza alcun contatto col suo centro giace, assoluto in quanto diviso; separato, solitario. Senza nome. Ignaro, inaccessibile, Peggio di un qualcosa, avanzo di qualcuno. Sprofonda senza per questo discendere né muoversi, né soffrire alterazione alcuna, resiste alla disgregazione incombente. E’ tutto.
E la vita semplicemente si riversa dall’essere decentrato. Non trova luogo che l’accolga, rimessa alla sua sola vitalità. Angoscia del giovane, dell’adolescente e persino del bimbo che vaga e ha tempo, tutto il tempo, un tempo inabitabile, inconsumabile; situazione derivata dal non sottostare a un essere e, per suo tramite, a un centro. Tende a tornare alla sua condizione primaria, all’avidità colonizzatrice; si disperde e annega persino in se stessa, acque senza sponde, finché non incontra, se ha fortuna, la pietra.”

Maria Zambrano

Acque senza sponde

Description: “L’essere senza alcun contatto col suo centro giace, assoluto in quanto diviso; separato, solitario. Senza nome. Ignaro, inaccessibile, Peggio di un qualcosa, avanzo di qualcuno. Sprofonda senza per questo discendere né muoversi, né soffrire alterazione alcuna, resiste alla disgregazione incombente. E’ tutto.
E la vita semplicemente si riversa dall’essere decentrato. Non trova luogo che l’accolga, rimessa alla sua sola vitalità. Angoscia del giovane, dell’adolescente e persino del bimbo che vaga e ha tempo, tutto il tempo, un tempo inabitabile, inconsumabile; situazione derivata dal non sottostare a un essere e, per suo tramite, a un centro. Tende a tornare alla sua condizione primaria, all’avidità colonizzatrice; si disperde e annega persino in se stessa, acque senza sponde, finché non incontra, se ha fortuna, la pietra.”

Maria Zambrano
Technique used: Installazione in carta – 100 metri circa di carta wenzhou, 600 frottage e acquerello su carta, acciaio, cartoncino, cordone, cartone, colla vinilica, 120 giorni
Dimensions: dimensioni variabili – h se sospesa 8.50 m h se a terra 6.50 m – base circ 4x4m
Production year: 2018

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Acque senza sponde

Tecnica utilizzata: Installazione in carta – 100 metri circa di carta wenzhou, 600 frottage e acquerello su carta, acciaio, cartoncino, cordone, cartone, colla vinilica, 120 giorni
Premi: Mostre: 2019 Arte Laguna, a cura di Igor Zanti, Nappe dell’Arsenale, Venezia
2018 Figure del vuoto, a cura di Bruno Bandini, Ex Chiesa in Albis, Russi RA

Premi: 2019 sezione scultura, Premio Arte Laguna
Dimensioni: dimensioni variabili – h se sospesa 8.50 m h se a terra 6.50 m – base circ 4x4m
Anno di produzione: 2018

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Acque senza sponde

Technique used: Installazione in carta – 100 metri circa di carta wenzhou, 600 frottage e acquerello su carta, acciaio, cartoncino, cordone, cartone, colla vinilica, 120 giorni
Awards: Mostre: 2019 Arte Laguna, a cura di Igor Zanti, Nappe dell’Arsenale, Venezia
2018 Figure del vuoto, a cura di Bruno Bandini, Ex Chiesa in Albis, Russi RA

Premi: 2019 sezione scultura, Premio Arte Laguna
Dimensions: dimensioni variabili – h se sospesa 8.50 m h se a terra 6.50 m – base circ 4x4m
Production year: 2018

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Maria Giovanna Morelli

BIO BIO BIO

Maria Giovanna Morelli (1978, Ravenna) graduated in Construction Engineering Architecture in Bologna. Her studies allow her to range across different media and materials,

such as installation practices and more traditional techniques like painting, drawing, and ceramics.

Her work has been exhibited on several occasions in national exhibitions and awards: in 2019 and 2017 she was selected for Arte Laguna Prize in Venice, in 2019 she was among the finalists for the Combat Prize on show at the Museo Fattori in Livorno.

In 2022 she took part in the workshop/residency promoted by RAMO and Untitled Association “Ritratto a Mano 7.0” with Monica Lundy and Daniele Puppi at the Ex Convento delle Clarisse in Caramanico Terme.

STATEMENT STATEMENT STATEMENT

Maria Giovanna Morelli’s artistic work oscillates between grotesque and monstrous imagery and a more fairy-tale world of soft figures and pastel colors. Sometimes ambiguous shapes hint at a veiled and never explicit eroticism. The reference to the human body often conceals an ironic approach, with a hint of cynicism that permeates her entire production.

The fundamental themes that run through much of her artistic research include family, motherhood and autobiographical cues.

Easily readable in the painting where figures sometimes become shapeless, fleshy masses, other times children’s bodies playing in geometric and flat environments that cross the domestic space.

The absolute protagonist in both painting and sculpture is colour. In painting, it is used as a material to create masses and backgrounds that leap out of space in strong bold chords, while in small sculptures it becomes a decorative element and the tonal chord becomes gentle and elegant.