Rimani informato sulle novità, mostre ed eventi a cui partecipa Maria Giovanna Morelli.
L’artista, che si firma come MAGIOMO, ha realizzato alcuni brevi videoclip che raccontano short-stories per immagini prive di audio. Medium di partenza è il disegno a matita.
Sono state recentemente installate a Russi quattro nuove sculture di land art realizzate dall’artista Maria Giovanna Morelli appositamente per l’ARE- Area di Riequilibrio Ecologico della villa Romana.
Sabato 23 luglio riapre Casa Baldassarri per una serata evento dedicata a video, installazioni, suoni e pittura con Kilroy, Massimiliano Marianni, Maria Giovanna Morelli e Francesco Selvi.
Domenica 10 luglio alle ore 10.30 nei Giardini rinnovati di Villa Verlicchi sarà presentato al pubblico il catalogo ‘Allo en Allo’ risultato della residenza ‘Monos …
Casa Baldassarri e CRAC Centro in Romagna Ricerca Arte Contemporanea aps, hanno il piacere di presentare “CIRCA 7 MILIARDI DI ANNI”, mostra risultato del progetto …
Carissime/i, vi scrivo per segnalarvi l’evento/mostra “The Jolly House”, alla quale partecipo in qualità di parte organizzatrice. La mostra, organizzata da CRAC, associazione di cui …
Waterways: inaugurazione di un nuovo percorso di landart a Conselice Cari tutti, sono lieta di invitarvi domenica 10 aprile all’inaugurazione del percorso di land art …
Primi passi Eccomi. Ho iniziato a disegnare da bambina. A casa ci permettevano di disegnare con i gessetti sulle pareti esterne dei muri. Ricordo che …
Maria Giovanna Morelli
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Credits: Moga Studio
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La mia ricerca è basata sulla necessità di indagare i conflitti quotidiani che vivo. Li trasformo in immagini, ritagli o sculture.
Accumulo oggetti e cose dalle forme bizzarre ed evocative, che diventano spunto per approfondire le relazioni familiari che mi coinvolgono.
A volte un oggetto può perdere completamente il proprio significato per assumerne uno nuovo, oppure diventare inutile per venire sublimato dall’opera stessa diventando pittura.
Spesso ne cambio la funzione mettendolo in relazione con forme e parole per permetterne una lettura di significati diversi.
Mi piace pensare che il mio lavoro contribuisca a ridare dignità a cose dimenticate. Spesso uso questi oggetti
come simulacro per mantenere vivo il ricordo di una persona che ho perso e riempirne il vuoto che mi ha lasciato.
Talvolta uso un approccio ironico nel mio lavoro, quasi irriverente.
All’inizio del processo creativo c’è sempre un momento di attesa, prima di capire come interpretare e tradurre in immagini ciò che voglio comunicare, poi inizia la sperimentazione. E’ in questa fase che scelgo la tecnica per la realizzazione dell’opera, in relazione al significato finale che questa deve assumere.
Uno stesso oggetto può diventare spunto per più lavori ottenuti con tecniche diverse: installazione e scultura, pittura e disegno, collage e assemblaggi.
Nella mia ricerca sto intraprendendo un viaggio, durante il quale devo attraversare soglie risolvendone gli enigmi.
Ciò che realizzo ne sono le chiavi, le soluzioni. Una volta che l’opera è conclusa è anche risolta.
Essa diventa una vera e propria soglia attraversabile da chiunque la osserva e decida di fruirla.