Mostra: Monos Monos Preview “di latte. di sangue. di endotermie.”

Maria Giovanna Morelli

dal 16 Dicembre al 7 Gennaio 2024
Apertura: Sabato 16 Dicembre ore 17.00 Sede: DART/Villa Verlicchi, via Pasi, 2 – Lavezzola RA

Per questo ultimo appuntamento Autunno 2023 a DART/Villa Verlicchi abbiamo scelto di mettere in scena, con questa Monos Monos Preview, il primo passo del percorso di due artiste come Elisabetta Cameli e Maria Giovanna Morelli.
La preview, come la mostra successiva che si svolgerà in Primavera, è curata da Gianni Mazzesi e organizzata da CRAC Centro in Romagna per la Ricerca Arte Contemporanea aps col supporto del Comune di Conselice, e vede due entità molto diverse tra loro, sia nelle tecniche proposte che nei loro percorsi creativi. Con ‘Monos Monos’ abbiamo fortemente voluto dare il via a questi incontri, un aggregato di monadi, per valorizzare in potenza il nostro territorio artistico, quello romagnolo, con l’inizio di un ciclo di residenze d’artista e successive mostre, laboratori e incontri che, prodotte all’interno di DART Villa Verlicchi, possano coinvolgere artisti locali ed artisti di rilevanza nazionale, con dei progetti intrecciati sulla base della loro rispettiva ricerca artistica, umana e laboratoriale.
Elisabetta Cameli, lavora sul filo dell’arte tessile con dedizione e quasi lentezza meditativa, aggiungendo sonorità meditative al lavoro. La seconda Maria Giovanna Morelli si evidenzia più estemporanea, più esplosiva e quasi veloce nei suoi vivaci colori.
Entrambe mostrano tutta la loro femminile voglia di essere al centro del mondo, la loro forza creatrice attraverso dei manufatti che rispecchiano una sorta di rivalsa di quello che è il ruolo della donna, che qui si mostra portatrice di rinascite oscure e di gioiosità irriverenti.
Un incontro che intreccia animalità e corporeità, tra dipinti, ceramiche, video e sonore visioni, per ricordarci di quale materia siamo ancora fatti e da quale mondo intrecciato siamo arrivati.


Orari visita: Domenica 17.12 – ore 15/18.30 – Martedì 19.12 ore 15/18,30 – Sabato 23.12 ore 15/18.30 – Domenica 24.12 ore 15/18,30 – Sabato 30.12 ore 16-18.30 – Domenica 31.12 ore 10/13 Sabato 6.1 ore 10/13 – Domenica 7.1 ore 16/18.30
www.cracarte.it – info@cracarte.it – Info: 347 2695502

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Maria Giovanna Morelli

BIO BIO BIO

Maria Giovanna Morelli (1978, Ravenna) si è laureata in Ingegneria Edile Architettura a Bologna. Gli studi svolti le permettono di spaziare tra diversi medium e materiali.

Nel suo lavoro si confronta spesso con le pratiche installative dove il rapporto con lo spazio diventa fondamentale, senza tralasciare le tecniche più tradizionali delle arti visive come la pittura, il disegno e la ceramica.

Il suo lavoro è stato esposto in diverse occasioni in mostre e premi nazionali; nel 2019 e 2017 è selezionata per Arte Laguna Prize a Venezia, nel 2019 è tra i finalisti del Combat Prize in mostra presso il Museo Fattori di Livorno.

Nel 2022 prende parte al workshop/residenza promosso da RAMO e Untitled Association “Ritratto a Mano 7.0” con Monica Lundy e Daniele Puppi presso l’ Ex Convento delle Clarisse di Caramanico Terme. 

STATEMENT STATEMENT STATEMENT

Il lavoro artistico di Maria Giovanna Morelli oscilla tra un immaginario grottesco e mostruoso ed un mondo più fiabesco di figure morbide e colori tenui. Forme talvolta ambigue che accennano ad un erotismo velato e mai esplicito. Il rimando al corpo umano nasconde spesso un approccio ironico, che a volte approda ad un chiaro cinismo e permea tutta la sua produzione.

Tra i temi fondamentali che attraversano gran parte della sua ricerca artistica troviamo la famiglia, la maternità e spunti autobiografici.

Facilmente leggibili nella pittura dove campeggiano figure che diventano talvolta masse informi e carnose, altre volte corpi di bambini che giocano in ambienti geometrici e piani che attraversano lo spazio domestico. 

Protagonista assoluto sia nella produzione pittorica che nella scultura è il colore. Nella pittura è usato come materia per creare masse e campiture che fuoriescono dallo spazio in accordi azzardati forti, mentre nelle piccole sculture diventa elemento decorativo e l’accordo tonale si fa gentile ed elegante.